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Attilio Fontana, l’assessore Gallera, Matteo Salvini, i pentoloni scoperchiabili ed un silenzio innaturale

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di Giancarlo Grassi #Lopinione twitter@milanonewsgaia #maiconsalvini

 

La Lombardia politica, quella costruita dalla Lega negli ultimi 25 tristissimi anni, passa un momento complicato. Il Covid-19 non ha spazzato via solo vite ed esseri umani, ma rischia di spazzare va anche tutta una classe politica che durante la crisi da Coronavirus, è in verità anche prima, non ci ha fatto mancare nulla né dal punto di vista della poca chiarezza nè da quello delle dichiarazioni indimenticababili.

Si è partiti dalla dichiarazione di Attilio Fontana sul virus che era poco più pericoloso di un’influenza, al suo mai dimenticato “Abbiamo contenuto molto bene il contagio da Coronavirus”, mentre le persone cadevano come birilli ed in diretta televisiva. Attilio Fontana è quel governatore che di fronte al disastro che stava succedendo ebbe il coraggio di dire: “L’emergenza Coronavirus? Rifarei tutto”. Cominciò a capirsi allora che la faccenda era seria. Poi venne Gallera, l’onnipotente assessore al Welfare della Regione Lombardia, ed anche lui non ci fece mancare nulla. Si iniziò con un’intervista da Fabio Fazio, dove disse “La Lombardia ha retto benissimo”; pochi giorni prima i morti di Bergamo venivano trasportati con i camion militari – e gli errori di Giorgio Gori?, direte voi. Numerosi, come lui stesso ha ammesso. Ma almeno non ha mai giocherellato con le mascherine in streaming live.

Gallera qualche giorno prima dell’apparizione da Fazio era riuscito a fare una serie di chiarazioni sulla mancata zona rossa nel bergamasco dicendo prima che era compito del Governo e poi che anche la Regione Lombardia avrebbe potuto chiudere la città perché aveva approfondito meglio [sic] la Legge. Agghiacciante.

Aveva poi continuato con gli sfondoni dichiarando “Per infettare me bisogna trovare altre due persone nello stesso momento infette”perché capire bene le cose è importante; quindi era stato il momento del “… Solo il 58% [sic] dei bergamaschi è risultato positivo al Coronavirus”…, perché giustamente avrebbero potuto infettarsi tutti e bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno. Chiudeva il florilegio di dicharazioni sulla bontà dell’amministrazione leghista-lombarda senza dire mai nulla di diretto sulla bontà dell’amministrazione leghista-lombarda l’aforisma di Gallera il Grande sulle “lussuose stanze private” date ai “pazienti ordinari” [sic] malati di Coronavirus.

 

 

Sullo sfondo il silenzio assoluto di Matteo Salvini che sulla gestione Coronavirus in Lombardia tace come se fosse morto. Ma lui è vivo e salta da un selfie all’altro mostrando ciò che mangia mentre c’è gente che da mangiare non ne ha perché il paese è chiuso e gli aiuti faticano ad arrivare, ma lui va avanti così perché il selfie è il suo giochino e la sua propaganda e i suoi fans vogliono vederlo mentre si ingozza. Così via di foto, dichiarazioni sui migranti, attacchi sovranisti con i compari sovranisti, il compare olandese Rutte in primis, e tentativi di spallate al Governo in piena emergenza sanitaria tutti andati a vuoto. Poi succede ciò che nessuno aspettava. Qualcuno minaccia di scoperchiare pentoloni.

E mentre le minacce si fermano lì, perché quel qualcuno era un presunto prestanome leghista che stava scappando in Brasile. Improvvisamente la Lombardia leghista tace. Su di loro cala il silenzio. Dopo mesi e mesi nei quali hanno detto tutto ed il contrario di tutto, incolpando tutti e tutto, mentre la loro narrativa sul coronavirus non faceva breccia da nessuna parte perché era chiaramente incredibili, mentre nessuno si prendeva la briga di dare i numeri reali dei morti nelle Rsa, e mentre si briorganizzavano i vertici della sanità lombarda e c’era anche Maroni guarda un po’, ecco il silenzio. Tutti stanno zitti. Salvini è muto. Fontana è alle prese con camici, cognati ed afonie, le stesse di cui soffrono certe coscienze. Quindi ci sono piste che le Forze dell’Ordine seguono. Riparte quindi la propaganda contro i migranti.

Poi parte l’inchiesta della procura di Pavia. E dalla Lega tutti tacciono. Anzi, continuano a tacere.

 

(22 luglio 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 

 

 




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